domenica 20 dicembre 2020

Nonostante tutto...buone feste a tutti!!!

 Quel che si può dire è che sicuramente è stato l'anno più complicato del nuovo millennio e che hi si è trovato a dover prendere decisioni in questo periodo si è trovato davanti a delle scelte che si sarebbero portate dietro delle critiche a prescindere, in qualsiasi nazione. E così è stato. Fa piacere che comunque sia l'Italia sia stata, che piaccia o meno, presa ad esempio da tutte le altre nazioni del mondo, chi prima e chi dopo. Detto questo i nostri auguri per delle serene feste vanno a tutti: a chi ha perso dei cari in questo periodo e a chi ribatte che il virus non esiste, a chi si batte ogni giorno negli ospedali e a chi dice che le notizie degli ospedali oberati di lavoro sono solo fake news, a chi ha perso buona parte dei propri introiti nel 2020 e a chi invece ne ha tratto vantaggio, a chi si è riuscito a salvare grazie all'enorme sforzo economico messo in campo dal Governo e a chi invece critica anche quando i soldi arrivano davvero ai cittadini. 

Purtroppo in questi giorni saremo ancora costretti a delle limitazioni negli spostamenti: le regole fondamentali le riportiamo qui sotto.

Nel frattempo però auguriamo a tutti davvero delle feste che siano il più serene possibile!!!









domenica 8 novembre 2020

Nuove restrizioni: i 21 parametri che i governatori conoscono benissimo

 Proponiamo volentieri questo articolo apparso sul blog delle stelle!!!

Perché siamo dovuti intervenire con chiusure mirate a diversi livelli? Perché a un aumento così consistente di casi corrispondono dei rischi: le Asl non riescono ad assistere adeguatamente le persone che si ammalano, il tracciamento dei contatti diventa difficile, gli ospedali vanno sotto pressione, le terapie intensive aumentano mettendo a rischio il sistema. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che il resto delle malattie purtroppo non sono andate in vacanze e la nostra sanità deve poter garantire ai cittadini anche l’ordinario.

Cosa ha fatto il governo? Sono stati fissati dei criteri di monitoraggio e in base a quelli il ministero della Salute emanerà delle ordinanze che stabiliranno la situazione delle regioni.

L’ordinanza firmata ieri divide l’Italia in tre zone. Della zona gialla fanno parte Toscana, Lazio, Liguria, Campania, Sardegna, Abruzzo, Molise, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Basilicata, Veneto, Trentino-Alto Adige e Umbria. Della zona arancione: Puglia e Sicilia. Della zona rossa: Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle D’Aosta.
Laddove nella zona rossa ci sono le restrizioni maggiori.

Ma quali sono i criteri che portano a queste scelte?

Il monitoraggio viene fatto dai tecnici seguendo 21 indicatori suddivisi in tre aree:
– indicatori di processo sulla capacità di monitoraggio.
– indicatori di processo sulla capacità di accertamento diagnostico, indagine e gestione dei contatti.
-indicatori di risultato relativi a stabilità di trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitari.

Ed eccoli di seguito.

Indicatori di processo sulla capacità di monitoraggio:

1. Numero di casi sintomatici;
2. Numero di casi ricoverati;
3. Numero di casi in terapia intensiva;
4. Numero di casi in isolamento domiciliare;
5. Numero di checklist somministrate settimanalmente a strutture residenziali sociosanitarie;
6. Numero di strutture residenziali sociosanitarie rispondenti alla checklist settimanalmente con almeno una criticità riscontrata;

Indicatori di processo sulla capacità di accertamento diagnostico, indagine e di gestione dei contatti:

7. Percentuale di tamponi positivi;
8. Tempo tra data inizio sintomi e data diagnosi;
9. Tempo tra data inizio sintomi e data di isolamento;
10. Numero, tipologia di figure professionali e tempo/persona dedicate al contact tracing;
11. Numero, tipologia di figure professionali e tempo/persona dedicate al prelievo e al monitoraggio di contatti stretti e delle persone in isolamento;
12. Numero di casi confermati di infezione nella regione per cui sia stata effettuata una regolare indagine epidemiologica con ricerca dei contatti stretti/totale di nuovi casi di infezione confermati;

Indicatori di risultato relativi a stabilità di trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitari:

13. Numero di casi riportati alla Protezione civile negli ultimi 14 giorni;
14. Rt;
15. Numero di casi riportati alla sorveglianza sentinella Covid-Net per settimana;
16. Numero di casi per data diagnosi e per data inizio sintomi riportati alla sorveglianza integrata Covid-19 per giorno;
17. Numero di focolai di trasmissione;
18. Numero di nuovi casi di infezione confermata, non associati a catene di trasmissioni note;
19. Numero di accessi al pronto soccorso con sintomi riconducibili al Covid;
20. Tasso di occupazione dei posti letto totali di terapia intensiva per pazienti Covid;
21. Tasso di occupazione dei posti letto totali di Area Medica per pazienti Covid.

Tutti questi indicatori, insieme, permettono di avere una panoramica tecnica su quanto sta avvenendo nel nostro Paese.
Sono dati oggettivi, non sono scelte arbitrarie prese per simpatia o antipatia. Sono parametri che servono a tutelare la salute dei cittadini.

E sono contenuti in un decreto ministeriale di fine aprile scorso: sei mesi fa. Un decreto di cui i governatori regionali sono perfettamente a conoscenza. Perché sono le Regioni stesse a comunicare i dati al governo centrale. Gli stessi governatori che non si sono voluti assumere responsabilità e ora si lamentano delle chiusure.

La domanda nasce spontanea: non conoscono la Regione che amministrano?

Anziché attaccare il governo pensassero a cosa hanno fatto, spieghino ai cittadini come mai le loro Regioni sono in zona rossa. Spieghino come mai non hanno organizzato il sistema sanitario regionale e il trasporto pubblico locale.

Prima di attaccare il governo – che sta prendendo decisioni di responsabilità al loro posto – pensino a ciò che non hanno fatto nonostante avessero i fondi.

Questo governo prende decisioni sulla base di dati empirici e scientifici e le Regioni che finiscono nella zona rossa sono territori che hanno bisogno di stringere le maglie per un periodo per calmierare la situazione, non territori che vengono puniti.

Allora poniamo noi qualche domanda.

I governatori che si lamentano non sanno cosa avviene nel loro territorio? Dovrebbero saperlo.

Non conoscono la situazione dei loro ospedali? Dovrebbero conoscerla.

Non hanno polso della situazione dei loro trasporti locali? Dovrebbero averlo.

Non sono in grado di capire i rischi che stanno correndo i cittadini che governano? Dovrebbero esserlo.

L’Italia andrà più veloce nella lotta al Covid-19 se ognuno adotterà la marcia migliore in base alla propria situazione. E non è possibile che chi si ritrova a dover accelerare non sappia nemmeno il perché.

venerdì 18 settembre 2020

Le ragioni del SI e del NO al referendum

 La pluralità di informazione e un voto consapevole è uno dei paletti fondamentali per il Movimento 5 Stelle. Per questo vi presentiamo alcune delle ragioni portate avanti dai 2 schieramenti del SI e del NO:

Al seguente indirizzo trovate un articolo che prova a smentire alcuni dei rimproveri più comuni che si fanno a questa riforma del Parlamento.

Altre informazioni con le ragioni del SI le trovate qui.

Per il NO invece vi proponiamo un articolo apparso recentemente su "Left" e che potete leggere cliccando qui e una intervista rilasciata al TG3 che potete vedere qui. Per approfondire invece consultate questo canale video di youtube.

Buon voto a tutti e mi raccomando, qualsiasi sia la vostra idea, andate a votare!!!

mercoledì 5 agosto 2020

Fondi a compensazione delle mancate entrate


Grazie al Decreto Rilancio, il Governo ha messo a disposizione dei Comuni risorse importanti che vanno a compensare le minori entrate e le maggiori spese affrontate durante i mesi dell'emergenza sanitaria.

Nei mesi scorsi, troppo spesso il Governo è stato ingiustamente accusato di non aver garantito un valido sostegno ai Comuni. Grazie al Fondo previsto dal Decreto Rilancio, ma non solo, riusciremo a corrispondere un forte supporto agli enti più vicini ai cittadini affinché nessun Comune risulti penalizzato dalla grave crisi sanitaria e vengano regolarmente garantiti tutti i servizi essenziali per la collettività.

Non bisogna dimenticare l'importanza di tutte le misure introdotte per aiutare gli italiani a superare la crisi, primo fra tutti il Bonus Risparmio Energetico 2020 che permetterà di ottenere una detrazione al 110% delle spese sostenute per gli interventi di efficientamento energetico degli edifici.

giovedì 14 maggio 2020

Votazioni facciamo eco-scuola

Cari amici iscritti a Rousseau, avete tempo fino a domani per votare i progetti presentati dalle scuole lombarde per ricevere i finanziamenti per poter finanziare opere legate all'ecologia. Queste opere saranno finanziate con le restituzioni degli stipendi degli eletti del Movimento 5 Stelle. 
Qui sotto vi segnaliamo i progetti presentati dalle scuole comasche.

sabato 7 marzo 2020

Ci vuole senso di responsabilità

In queste settimane l'unica cosa che ci sentiamo di scrivere non sono i numeri di questo virus che stanno crescendo sempre di più ma, semplicemente, un appello al senso di responsabilità di tutti. Con poche azioni quotidiani e qualche piccolo sacrificio in poche settimane potremmo tornare alla vita di sempre, basta poco.

lunedì 27 gennaio 2020