sabato 12 agosto 2017

Nuova legge sulle mense scolastiche

Parliamo oggi di un argomento già affrontato in passato e che è molto sentito anche dalle famiglie limidesi: le mense scolastiche.
Alla fine di Luglio in Parlamento si è tornato a parlare di un disegno di legge che verrà messo ai voti nei prossimi mesi e che riguarda proprio le mense scolastiche. Questo disegno di legge è stato depositato il 4 Agosto 2015 da alcuni Senatori del PD tra cui l’attuale Ministro dell’istruzione Valeria Fedeli ed è tornato in auge proprio recentemente per un emendamento proposto e approvato dal PD stesso in cui viene di fatto vietato il consumo di cibi portati da casa durante il momento del pranzo; si sarà costretti a mangiare quello che verrà servito dalla ditta appaltatrice del servizio. Lo ha chiarito anche la stessa Ministra Fedeli dichiarando che il consumo del pranzo comune in mensa è un “momento didattico e di formazione”.

Quello che lascia però più perplessi è che buona parte di questo provvedimento è stato copiato parola per parola da un discorso di Carlo Scarsciotti il (casualmente…) 12 Giugno 2015. Chi è Scarsciotti?  Presto detto: presidente di Angem ( Aziende della ristorazione collettiva e servizi vari) e amministratore unico di Oricon, l’osservatorio che riunisce le 7 più grandi aziende della ristorazione, tra cui Sodexo che a Limido abbiamo imparato a conoscere bene.
Guardate l’esempio qua sotto:

Disegno di legge: Ristorazione collettiva non solo intesa come il somministrare in modo igienicamente corretto un numero elevato di pasti, quanto piuttosto come importante veicolo, soprattutto nella scuola, educativo

Discorso di Scarsciotti: Ristorazione collettiva non intesa solo come il somministrare in modo igienicamente corretto un numero elevato di pasti, quanto piuttosto come importante veicolo, soprattutto nella scuola, educativo"

Insomma il dubbio che le grandi industrie abbiano scritto questa legge e che il PD la stia approvando c’è. Ma effettivamente é quello di cui hanno bisogno i bambini e le famiglie italiane? Il giro d’affari della ristorazione nelle scuole dell’obbligo è di 1,25 miliardi l’anno per circa 380 milioni di pasti l’anno. Insomma la torta da spartire è bella grossa. 

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